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“Uno dei doni più preziosi che ci puoi donare è il tuo tempo”
 

 

“Vuoi fare volontariato con noi?

Ecco che cosa devi sapere”

La nostra associazione si fonda sul volontariato. E’ attraverso i volontari che portiamo presenza, sostegno e compassione a chi sta affrontando una malattia terminale e ai suoi familiari.

 

Per essere un volontario con Dare Protezione sono richiesti:

- la partecipazione al nostro corso di volontariato

- 36 ore di tirocinio in Hospice a Livorno, seguito da un Tutor (Volontario da almeno 2 anni)

- 2 ore settimanali con turno fisso  in Hospice/domiciliari (8 ore al mese)

- 2 ore di supervisione mensile di gruppo con la nostra psicologa psicoterapeuta

- riservatezza

- assenza di lutti o malattie gravi nell’ultimo anno

 

Se hai questo tempo da offrire e queste caratteristiche, sei il benvenuto/la benvenuta!

Visita la pagina dei nostri volontari

CHE QUALITA' PORTIAMO E PERCHE' LO FACCIAMO
PERCHE' SERVONO VOLONTARI

Il nostro modo di vita proviene da convinzioni spirituali. Questa filosofia di vita è alla base della nostra motivazione a prenderci cura degli altri attraverso l’essere volontari o a lavorare negli hospice, e nel proporre corsi di formazione e di sostegno al personale nell’ambito delle cure palliative e nei percorsi di fine vita.
Non è qualcosa che è imposto dalla necessità di lavorare ma è la motivazione la fonte stessa del nostro lavoro.

Crediamo nel valore della vita e nel rispetto di tutti gli esseri umani in modo equanime, senza discriminazione di religione, status sociale, razza o ricchezza; tutti hanno diritto alle stesse libere scelte, autonomia e rispetto.

Crediamo che il corretto “prendersi cura” provenga da un’attitudine di amorevole gentilezza, diretta ad aiutare, alleviare la sofferenza e a creare le condizioni affinché tutti possano ottenere e sperimentare felicità.

Crediamo che la più piccola azione – compiuta con amore – porta maggiore felicità e successo rispetto a quelle compiute con indifferenza o solo per senso del dovere. Per noi non è così importante chi tu sia o che cosa tu sappia, ma ciò che più conta è come tu sei.

Basandoci sulla preziosità dell’esistenza umana e sulle sue infinite potenzialità per un personale sviluppo, crediamo che la guarigione possa essere più che fisica, spirituale, e che la crescita personale e un’alta qualità di vita siano sperimentabili anche durante il processo del morire. Noi siamo impegnati a dare forza e conoscenza al paziente, ai suoi cari e alla comunità come a un tutto. A tal fine, per il personale sanitario, stiamo creando percorsi ad hoc per favorire lo sviluppo di un fattore di protezione naturale nei confronti dello stress e per potenziare i livelli di soddisfazione, di benessere e di qualità di vita percepiti rispetto alla dimensione professionale.

La giusta compassione sorge dalla comprendere che la sofferenza è un’esperienza universale. È questa che ci motiva nel dare il meglio nel nostro servizio, ci spinge ad essere aperti, non giudicanti, equanimi verso tutti. Crediamo che la compassione sia un fattore mentale fondamentale per la stessa sopravvivenza dell’uomo e che sia indispensabile nelle relazioni d’aiuto; consapevoli di questo proponiamo percorsi formativi ed esplorativi sul tema della compassione.

Crediamo che il vivere e il morire sono inseparabili. Iniziamo a morire dal momento in cui nasciamo. Ogni istante della nostra vita è prezioso e ricco di potenzialità. Credendo in questo e nella completa dignità dell’individuo, i nostri volontari oltre a compiere una formazione mirata, attingono alla loro profonda capacità di prendersi cura con gentilezza, incoraggiando la creazione di un’atmosfera di calma, di uno spazio sacro, dove vivere e morire costituiscono un’esperienza di intima inseparabilità.

Crediamo che ogni individuo abbia in sé una innata perfezione. Questa mente profonda e limpida si realizza nel momento in cui rispettiamo profondamente l’unicità fisica, la dimensione emozionale, sociale e spirituale di ognuno

Avere una presenza costante, affidabile, di qualità, richiede persone disponibili con la loro presenza a coprire turni di due ore in Hospice o presso il domicilio. Può succedere che il volontario stia attraversando un periodo impegnato, un lutto o una difficoltà legata al tempo da dedicare e il numero dei volontari attivi si riduce. Più siamo e più possiamo essere presenti in Hospice e sul territorio.

Il nostro supporto e la nostra qualità vanno a riempire quegli spazi ancora scoperti di assistenza spirituale, di attenzione e cura dedicata e delicata di cui la malattia e l’approssimarsi alla morte necessitano. 

Il lavoro del volontario si svolge in autonomia, nelle due ore di presenza in Hospice o presso il domicilio. Come volontari può succedere di trovarci a vivere situazioni molto toccanti o che creano insicurezze o riflessioni importanti. Questi vissuti hanno bisogno di essere incontrati ed elaborati in un ambiente sicuro, accogliente e professionale. Durante la supervisione il volontario può usufruire del supporto della psicologa, della comprensione e del sostegno del gruppo, elementi fondamentali per mantenere alta la qualità del servizio ed evitare l’insorgere burn out dovuto all’accumulo di vissuti emozionali non elaborati. 

La supervisione si svolge in gruppo, 2 ore a cadenza mensile ed è sempre condotta da un esperto, con formazione palliativista al fine di facilitare l’elaborazione dei contenuti emotivi di cui il volontario può diventare portatore.

PERCHE' LA
SUPERVISIONE è
NECESSARIA
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